
Come non farci sorprendere e sopraffare! Il naso cola, gli occhi bruciano, gli sternuti non si contano…. Eccola, la primavera, e con essa l’allergia ai pollini. Come sopravvivere a tutto questo?
Un aiuto ci viene dalla natura che ci può sostenere rendendoci più forti e quindi meno sensibili.
Chi ne soffre sa benissimo che l’allergia è una reazione esagerata nei confronti di sostanze che invece, per la maggior parte delle persone, sono innocue.
Sa anche che il suo sistema immunitario reagisce all’allergene con anticorpi specifici (le IgE), ma forse non sa che questi anticorpi provocano il rilascio di particolari sostanze, tra cui l’istamina, e che questo scatena processi infiammatori: da quì irritazioni, bruciori e fastidi vari.
La strategia che possiamo mettere in atto per limitare il più possibile queste manifestazioni è proprio quella di mitigare lo stato infiammatorio lavorando sul “terreno di base”, cioè sull’intero organismo e sulle sue reazioni.
Per ottenere questo la natura ci ha messo a disposizione diversi strumenti, tra cui:
L’alimentazione
Le intolleranze alimentari
La fitoterapia
Gli oligoelementi
I fiori di Bach
ALIMENTAZIONE
I cibi che ci vengono in aiuto sono quelli in grado di contrastare l’iperacidità tissutale tipica dello stato infiammatorio. Questi alimenti sono principalmente la frutta e la verdura che vanno consumati ad ogni pasto e in quantità doppia rispetto ai carboidrati (pane, pasta, prodotti da forno..) e alle proteine (carne, pesce, latticini, uova).
Ad esempio quando mangiamo un piatto di pasta dovremo abbinarci 2 piatti tra verdura e frutta. Se non riusciamo a consumare tutto in un unico pasto, perché troppo abbondante, dovremo diminuire le quantità di pasta e, di conseguenza, di frutta e verdura.
Occorre prestare particolare attenzione anche alle allergie crociate, infatti molti alimenti contengono sostanze simili ai pollini e che sono in grado di provocare la stessa reazione allergica.
Ecco alcuni esempi di allergie crociate:
•Graminacee: frumento, pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, mandorla.
•Parietaria: basilico, ortica, melone, ciliegia, gelso
•Composite: cicoria, tarassaco, camomilla, banana, castagna, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, pepe verde, olio di girasole, margarina, miele
•Betulacee: mela, pera, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, mandorla, lampone, fragola, frutta secca, kiwi, sedano, prezzemolo, carota, finocchio
INTOLLERANZE ALIMENTARI
L’intolleranza alimentare è un tipo di reazione che si verifica nell’organismo in seguito ad un lento accumulo di sostanze mal digerite o mal tollerate, che danno reazioni di tipo infiammatorio dipendenti dal progressivo accumulo delle sostanze coinvolte.
I disturbi non sono in relazione diretta con l’assunzione dell’alimento, ma si possono verificare a distanza di tempo e i sintomi e le malattie possono interessare qualunque organo o apparato.
A causa di questo periodo di latenza, spesso risulta difficile accettare e comprendere come si possa “improvvisamente” diventare Intolleranti ad un cibo comunemente introdotto quotidianamente o meglio pluriquotidianamente (frumento, olio di oliva, latticini, ecc.).
Queste reazioni inoltre non sono sempre immediate, ma si presentano da 1 a 36 ore dopo l’assunzione del cibo in questione.
La presenza di intolleranze alimentari sostiene e si aggiunge allo stato infiammatorio causato dalla risposta allergica, peggiorando la sintomatologia.
E’ possibile valutare in modo agevole se e quali intolleranze siano presenti effettuando un semplice test sul capello, che riesce a valutare fino a 560 alimenti. Una dieta di esclusione di pochi mesi può rinforzare l’organismo e ridurne lo stato infiammatorio.
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FITOTERAPIA
Si possono utilizzare con successo diverse piante.
La più nota è sicuramente il Ribes Nigrum le cui gemme contengono principi in grado di stimolare il rilascio da parte delle ghiandole surrenali di sostanze ad azione antinfiammatoria, antiallergica ed antidolorifica.
Il Ribes diminuisce la produzione di anticorpi IgE e frena la liberazione di istamina, responsabile dell’infiammazione e dei sintomi tipici dell’allergia.
Un’altra pianta, meno nota, è la Perilla i cui semi contengono componenti di natura flavonoica che hanno eccellenti proprietà antiallergiche e di inibizione della produzione di istamina.
In particolare, poi, questo estratto non presenta gli effetti collaterali dei farmaci di sintesi come sonnolenza, difficoltà di concentrazione, controindicazione alla guida, assuefazione.
OLIGOELEMENTI
Gli oligoelementi sono dei sali diluiti che fungono da catalizzatori (attivatori) nelle reazioni metaboliche; senza di essi la maggior parte delle reazioni necessarie alla crescita, all’equilibrio fisiologico e alla sopravvivenza non potrebbe avvenire.
L’oligoelemento Manganese ha azione sull’acidosi tissutale e la conseguente predisposizione alle infiammazioni e alle allergie. E’ un rimedio che agisce in profondità, sul “terreno costituzionale” della persona ed è utile in tutte la manifestazioni “iper”: allergie, dermatiti, artriti, infiammazioni.
FIORI DI BACH
I fiori di Bach sono le essenze di 38 fiori differenti, fortemente diluite, che agiscono contemporaneamente sul sintomo e sull’emozione (lo stato psicologico) che lo ha provocato. In termini moderni diremmo che agiscono sulla “somatizzazione”: il sintomo è l’espressione fisica di un malessere più profondo che proviene dal proprio se’ interiore.
I fiori che ci possono sostenere nella fase allergica sono:
Beech che agisce sull’intolleranza. Questo fiore aiuta ad abbandonare gli atteggiamenti eccessivamente critici e ad aprirsi al “buono” delle cose. La manifestazione allergica può essere letta, in questo senso, come la conseguenza di un atteggiamento “intollerante” nel confronti dell’allergene.
Walnut che agisce sull’ipersensibilità: la manifestazione allergica è palesemente una eccessiva sensibilità nei confronti dell’allergene.
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Salve, ho letto questo articolo molto interessante
A volte ho problemi con alcuni cibi ma dai test non risulta nulla
Può dipendere anche da un aspetto psicologico? Si può curare come consigliato in questo articolo?
PS complimenti per il sito
Grazie
Katy
Ciao Katy, se dai test allergici non emerge niente l’altra possibilità è che ci siano intolleranze alimentari a qualche cibo (questo un test allergico non lo vede) oppure delle problematiche intestinali o digestive. Il lato emozionale ha una sua rilevanza ma occorre guardare il quadro a 360 gradi per capire meglio la causa profonda e di conseguenza come agire per riequilibrarla. Come Naturopata andrei per gradi, analizzando la situazione e come si è presentata ed evoluta nel tempo poi agirei su alimentazione ed utilizzo di rimedi naturali per riequilibrare il tutto. Se vuoi possiamo effettuare una consulenza, sul sito vedrai di cosa si tratta. Se hai altre domande o richieste di approfondimento puoi contattarmi privatamente alla mail soniaverri@dietaenutrizione.eu