Questo grano antico, il “piccolo farro”, è molto più digeribile rispetto agli altri cereali: scopriamo come può essere utile alla nostra salute e anche dove trovarlo …
Forse anche tu non lo sapevi, ma il farro si differenzia in 3 specie differenti: il farro piccolo o Triticum Monococcum, il farro medio o Triticum Dicoccum e il farro grande o Triticum Spelta, tutte appartenenti alla famiglia delle Graminacee (Poacee) e quindi dei cereali contenenti glutine.
Il monococco o piccolo farro, però, essendo un frumento molto antico, possiede un genoma più semplice rispetto agli altri cereali che lo rende più digeribile e meno tossico rispetto agli altri cereali con glutine. Il suo contenuto di glutine è inferiore, intorno al 7% contro valori che arrivano fino al 60% negli altri cereali; è comunque panificabile anche se lievita poco (proprio per il basso tenore di glutine).
Studi effettuati [1][2] hanno dimostrato che la parte proteica del suo glutine, dannosa per i celiaci, è in gran parte distrutta durante il processo di digestione, contrariamente a quanto succede per il glutine del grano tenero.
Lo studio in laboratorio del processo di digestione del monococco ha dimostrato che la parte proteica del glutine, dannosa per i celiaci, è in gran parte distrutta durante il processo digestivo, contrariamente a quanto succede per il glutine del grano tenero.
Secondo questi studi il piccolo farro avrebbe una bassa tossicitá per la mucosa intestinale dei soggetti affetti da celiachia (intolleranti al glutine). Tuttavia, ad oggi, NON figura ancora tra gli alimenti raccomandati nelle diete “gluten-free”.
Risulta però una valida alternativa nell’ambito di una dieta varia e nella prevenzione delle intolleranze alimentari transitorie dovute ad un eccessivo consumo di glutine. E’ un valido aiuto nelle diete di esclusione-rotazione,
Il monococco, dal punto di vista nutrizionale, si differenzia dal frumento tenero o da quello duro per l’alto contenuto di proteine (il 19% contro il 12% del grano duro e del grano tenero), di fosforo, potassio, piridossina e betacarotene[3] tutte sostanze che hanno un ruolo rilevante nelle funzioni cellulari e che sono efficienti agenti antiossidanti.
Il piccolo farro è un ottimo candidato per la produzione di alimenti ad elevato profilo nutrizionale anche per la sua adattabilità e resistenza a malattie e stress: questo consente bassi livelli di concimazione e quindi tecniche di coltura a basso impatto sia sulla salute che sull’ambiente. Risulta quindi un cereale particolarmente adatto ad un’agricoltura biologica.
Il monococco è originario del Medio Oriente, più precisamente dell’area definita “mezzaluna fertile” e i primi reperti archeologici indicano che si tratta di una graminacea coltivata da 9500 anni orsono.
In Italia il Triticum monococcum è prodotto in provincia di Brescia, sotto la denominazione di Shebar[4] e in Piemonte, con il nome di Enkir[5].
Il piccolo farro lo possono mangiare tutti?
Certamente!! Alternare questo cereale a quelli contenenti glutine ci consente di non incorrere ad intolleranze da “abuso o sovraccarico” di alimenti dello stesso genere (es. pane, pasta, dolci tutti prodotti sempre con la medesima farina di grano).
Dove si acquista il monococco?
Questo prodotto, molto pregiato, lo si può trovare nei negozi specializzati in alimentazione naturale, oppure on-line a questo link
Farro Monococco
Come capire se siamo intolleranti al glutine e se il nostro disturbo è di tipo immunitario, e quindi permanente, o transitorio?
Scoprilo qui
Il Cibo, questo buonissimi veleno – ebook
Biotest delle Intolleranze Alimentari
Fonti:
[1] Studio dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione (Isa-Cnr) di Avellino e dell’Istituto di Biochimica delle Proteine (Ibp-Cnr) di Napoli e descritto su “Molecular Nutrition and Food Research
[2] “Lack of intestinal mucosal toxicity of Triticum monococcum in celiac disease patients”, pubblicata sullo Scandinavian Journal of Gastroenterology 41 (11): 1305-1311 (Pizzuti, D.; Buda, A.; d’Odorico, A.; d’Incà, R.; Chiarelli, S.; Curioni, A.; Martines, D. – 2006)
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Triticum_monococcum#cite_note-12
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Triticum_monococcum#cite_note-3
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Triticum_monococcum#cite_note-4
Foto: freedigitalphotos.net