Problemi di ritenzione idrica? Semplici strategie per evitarla e risolverla

La ritenzione idrica è un problema molto diffuso, soprattutto tra il sesso femminile: per fortuna la natura ci mette a disposizione ottimi strumenti per contrastare questo fenomeno. Ma come prima cosa è opportuno verificare se effettivamente soffriamo di ritenzione; come? Con questo semplice test…

Test del pollice

Premi con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per qualche secondo. Togli il dito e verifica se l’impronta è rimasta ben visibile. In caso affermativo con tutta probabilità soffri di ritenzione idrica.

LE CAUSE

Il termine “ritenzione idrica”, in medicina, sta a significare la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi, soprattutto nelle zone predisposte all’accumulo di grasso come l’addome, le cosce ed i glutei. La manifestazione principale è l’edema, ovvero un anomalo rigonfiamento dei tessuti dovuto alla stasi dei liquidi. All’origine del problema possono esserci patologie serie come disfunzioni cardiache o renali, gravi infiammazioni o reazioni allergiche. Spesso però la causa principale va ricercata in uno stile di vita sbagliato, la cui correzione può apportare notevoli benefici.

I RIMEDI

In assenza di patologie importanti quello che è possibile fare è intervenire sullo stile di vita e sull’alimentazione. Vediamo come.

Stile di Vita

Le “cattive” abitudini e le strategie a cui dobbiamo prestare attenzione sono molto semplici:

  1. evitare abiti troppo stretti e tacchi troppo alti
  2. evitare di rimanere a lungo in piedi senza muoversi (in questo caso alzarsi di tanto in tanto sulle punte dei piedi in modo da stimolare la circolazione ed il ritorno venoso)
  3. posizionare un cuscino sotto il materasso in modo che si sollevi dalla parte dei piedi
  4. praticare una regolare attività fisica per riattivare e rinforzare il microcircolo: gli esercizi più indicati sono la passeggiata, il nuoto e la bicicletta (soprattutto quella “recline” con le gambe che pedalano in orizzontale anziché in verticale)
  5. effettuare esercizi di mobilizzazione della caviglia, utili in caso di insufficienza venosa
  6. controllare il fattore “stress” che può peggiorare questo disturbo in quanto fonte di squilibri ormonali. Per questo motivo è necessario allontanare dalla propria vita questo fattore, magari con qualche semplice esercizio come quelli presenti nell’ebook “Ritrova la Strada del tuo Benessere
  7. non fumare
  8. controllare il peso con un’adeguata alimentazione per evitare gli accumuli addominali che intasano la parte bassa dell’addome e quindi peggiorano la circolazione

Alimentazione

L’alimentazione indicata in presenza di ritenzione è quella che favorisce l’eliminazione delle scorie e dell’eccesso di liquidi.

  • limitare il consumo di alcolici e di caffè, bevande zuccherate che affaticano il fegato e peggiorano la situazione
  • ridurre il consumo di sale e prodotti che ne contengono eccessivamente (salatini, snacks..) in quanto il sodio, contenuto nel sale da cucina, aumenta la ritenzione idrica. Per limitare l’assunzione di sodio si possono utilizzare spezie, limone o aceto balsamico per esaltare la sapidità del cibo, oppure utilizzare sale aromatizzato o gomasio. E’ importante infine ridurre il consumo di cibi conservati sotto sale, insaccati e formaggi stagionati.
  • aumentare il consumo di alimenti ricchi di potassio in modo da aumentare l’apporto in proporzione al sodio: maggiore è il rapporto Potassio/Sodio più è favorito il drenaggio dei liquidi. Alimenti ricchi di potassio e con poco sodio sono: albicocche, fagioli bianchi, uvetta, mandorle, prugne secche, semi di girasole, farina d’avena, riso, mele, cipolle.
  • eCover_ebook3d1aumentare l’assunzione di acqua: una corretta idratazione è una delle soluzioni più efficaci e semplici che possiamo adottare. E’ opportuno scegliere un’acqua drenante, con basso residuo fisso e poco sodio. Capire se assumiamo abbastanza liquidi è abbastanza semplice osservando il colore delle urine: se il colore è scuro e torbido significa che sono ricche di scorie e che non stiamo bevendo a sufficienza. Probabilmente all’inizio, se non si è abituati a bere a sufficienza, verrà stimolata la diuresi, in seguito il corpo imparerà ad assorbire una maggiore quantità di acqua e la diuresi si regolarizzerà.
  • aumentare l’apporto di fibre per mantenere la regolarità intestinale; la stitichezza infatti peggiora il disturbo ostacolando il deflusso venoso a livello addominale.
  • aumentare il consumo di frutta e verdura ricche di vitamina C che protegge i capillari sanguigni.: agrumi, ananas, fragole, ciliegie, lattuga, radicchi, spinaci, broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni. Si possono consumare sia tal quali che sottoforma di succhi.
  • un giorno alla settimana è consigliata una dieta disintossicante (come quella che trovi qui) per stimolare ulteriormente l’eliminazione delle tossine.

 Integratori

Dopo aver modificato il nostro stile di vita e l’alimentazione, è possibile abbinare degli integratori che ci sostengano ed aiutino nel riequilibrio.

Uno dei rimedi più profondi per lavorare sul “terreno” del nostro organismo ci viene dalla Floriterapia di Bach (leggi qui su cosa si basa e come funziona): CRAB APPLE è il fiore della depurazione e un ottimo drenante (sia a livello fisico che mentale!).

Tra i rimedi fitoterapici che possono risultare utili troviamo:

  • la linfa di betulla che depura l’organismo, diminuisce la ritenzione di liquidi e grazie alla sua azione antinfiammatoria diminuisce la comparsa dei tipici noduli fibroconnettivali.
  • la Vite Rossa che elimina il gonfiore e la sensazione di pesantezza alle gambe.
  • le tinture madri di Tarassaco e Pilosella che stimolano la funzionalità renale e favoriscono la depurazione dalle tossine.
  • l’Olio di germe di grano che contiene vit. E che dà elasticità ai vasi sanguigni.
  • il Rusco che è uno stimolante circolatorio; si usa in capsule e in crema per rilassare la muscolatura eliminando edemi e dolore, utile anche in caso di crampi notturni.

Una tecnica molto semplice, che possiamo utilizzare anche da soli, e’ l’auto-massaggio di Riflessologia Plantare: trattare le zone riflesse del sistema linfatico e del Movimento Terra riattiva e drena le tossine i liquidi in eccesso. Sono tutte zone raggiungibili con l’auto-massaggio che si possono stimolare in autonomia anche tutti i giorni e piu’ volte al giorno.

Sono zone molto semplici da individuare e trattare, lo potrai scoprire anche tu attraverso il video-corso per imparare i segreti della Riflessologia Plantare e lo potrai fare comodamente a casa tua

Clikka sul bottone “Accedi al modulo” per scoprire come e per accedere ai video dimostrativi gratuiti

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Imparerai quali sono le differenti aree energetiche, dove sono localizzate le zone riflesse dei vari organi; come stimolarle e sedarle per riequilibrarle. Le immagini del video-corso sono studiate e realizzate per essere messe in pratica passo-passo, imparerai a distinguere le 5 aree energetiche della medicina cinese (Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua) e sarai operativo da subito.

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