I rimedi naturali e l’alimentazione sono un fortissimo alleato per prevenire e sconfiggere tosse e raffreddore. Ecco cosa fare e non fare, cosa mangiare e quali integratori assumere…
La medicina occidentale e la medicina tradizionale cinese hanno approcci diversi nei confronti di questa patologia: mentre la prima è molto più concentrata sul trattamento dei sintomi e delle cause fisiche esterne la seconda si concentra su come rinforzare l’organismo e stimolarne le capacità di auto guarigione. Scopriamo insieme tutte le strategie che possiamo utilizzare per affrontare efficacemente tutte le fasi del raffreddore attraverso alimentazione, integratori naturali, fiori di bach e aromaterapia.
Il raffreddore secondo la medicina occidentale
Il raffreddore è un’infiammazione delle prime vie respiratorie, in particolare del naso e della gola, causata da più di 200 virus tra cui i più diffusi sono il rhinovirus e il coronavirus. A causa del numero così elevato e del loro continuo mutamento, il corpo non riesce a sviluppare sufficienti anticorpi per difendersi; per questo motivo i raffreddori sono un problema frequente e ricorrente.
È una patologia generalmente non grave, ma estremamente contagiosa che si manifesta con starnuti, congestione nasale, muco, mal di gola, catarro, mal di testa, raucedine, sensazione di stanchezza, dolori muscolari, infreddolimento seguiti da un paio di giorni da rinorrea e tosse e, di solito, si risolve in sette-dieci giorni.
Il raffreddore si trasmette attraverso le goccioline presenti nell’aria (aerosol) o il contatto diretto: i virus possono sopravvivere per periodi prolungati nell’ambiente ed essere raccolti sulle mani e successivamente portati verso gli occhi o il naso, dove poi l’infezione può svilupparsi.
L’immunità generata da una precedente esposizione al virus, è di aiuto nel limitarne la diffusione, mentre un sistema immunitario poco efficiente è un fattore di rischio per contrarre la malattia.
Altri fattori predisponenti sono la scarsità di sonno, lo stress e la malnutrizione probabilmente per i loro effetti negativi sul sistema immunitario.
Il raffreddore secondo la medicina tradizionale cinese
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese le malattie nascono quando “cause esterne” (come virus, batteri, agenti climatici) o “cause interne” (deficit o eccesso energetico degli organi, condizioni emozionali sbilanciate, eccesso di fatica fisica o psichica, alimentazione inappropriata) prevalgono sulla capacità di autoregolazione dell’organismo.
Questa capacità è estremamente legata all’energia vitale dell’organismo, tant’è che lo stato di armonia che caratterizza un individuo in buona salute è mantenuto dall’efficienza della sua energia vitale.
Il raffreddore è sempre conseguenza di uno squilibrio, di una disarmonia, che consente alla “causa esterna” di penetrare nel corpo, attraverso la pelle, il naso o la bocca: se le difese dell’organismo sono efficienti la “causa esterna” viene bloccata ed allontanata; diversamente può penetrare e generare patologie.
Per questo è importante mantenere il nostro organismo in equilibrio rafforzando i meridiani e gli organi più esposti alle aggressioni esterne specifiche delle varie stagioni, prevenendo le disarmonie e migliorando la circolazione energetica.
Secondo la medicina cinese la causa esterna del raffreddore è il “vento-freddo” che penetra attraverso la pelle per arrivare più in profondità ai polmoni.
I sintomi di questa processo si manifestano in modo tipico ma, in modo altrettanto specifico, possono essere riequilibrati attraverso alimentazione e rimedi naturali.
Vediamo come.
Alimentazione nelle varie fasi di raffreddore e tosse
FASE 1
Questa fase è dominata dal freddo. In questa fase iniziale il “vento-freddo” penetra dalla pelle, al di sotto della quale, secondo la medicina cinese, scorre l’energia difensiva del corpo (il qi difensivo o weiqi): se questa energia è debole allora l’influsso climatico esterno penetra nel corpo e si interiorizza negli organi.
In questa fase è importante sostenere l’energia difensiva: per scacciare il freddo dobbiamo stimolare la sudorazione ed il calore interno, ma un bagno caldo o una sauna non sono sufficienti, occorre agire proprio dall’interno del corpo.
Alimentazione
Per far si che l’energia difensiva scorra liberamente e che i polmoni si mantengano liberi occorre, come prima cosa, eliminare tutti i cibi umidificanti che contribuiscono alla produzione di muco come zucchero e dolci, yogurt, latte, gelati.
Allo stesso tempo dobbiamo promuovere la capacità dell’organismo di mantenersi caldo e la sua capacità di inviare questo calore alla periferia, alla pelle, per contrastare il vento-freddo e sostenere l’energia difensiva.
Gli alimenti che possiedono queste qualità sono quelli piccanti e riscaldanti come il timo, il rosmarino, l’erba cipollina, i cipollotti, il prezzemolo e il basilico, inoltre le spezie come cannella, zenzero, peperoncino, noce moscata, chiodi di garofano, semi di finocchio, ginepro, aglio, cappero e senape assunti in quantità tale da indurre sudorazione e una sensazione di calore ben percettibile.
Questi alimenti andranno abbinati a cibi che contemporaneamente sostengano il qi e facciano in modo che il calore generato dalle spezie non esaurisca il calore interno.
Sì, allora, a cereali e legumi, in particolare quelli riscaldanti o neutri come il farro, il grano saraceno, il mais, le lenticchie o i fagioli; alle verdure amidacee come la patata o la zucca unite a piccole quantità di carne, pesce e frutti di mare.
Per chi invece segue un regime alimentare vegetariano/vegano al posto delle proteine animali potranno essere consumate noci, pistacchi e pinoli, quinoa e fagioli neri.
Unitamente alla qualità del cibo una particolare attenzione dovrà essere prestata anche i metodi di cottura che dovranno anch’essi apportare calore.
Ricette per la Fase 1 (clikka sul titolo della ricetta per accedervi)
Crema di lenticchie con germogli di senape
Zucca saltata con rosmarino
FASE 2
Questa fase è dominata dal calore. I fattori patogeni si interiorizzano sempre più fino a raggiungere i polmoni: l’organismo reagisce mobilizzando le sue difese, in particolare liberando energia yang (sottoforma di calore) per sconfiggere l’agente patogeno; da qui la comparsa di processi infiammatori (gola arrossata, dolore e congestione dei seni nasali e orecchie, tosse stizzosa..) e febbre. Iniziano a formarsi i catarri che tendono a bloccare l’energia dei polmoni.
Durante questa fase è importante soprattutto non ostacolare la reazione dell’organismo: il calore presente va lasciato uscire con un’alimentazione leggera e rinfrescante; l’organismo va sostenuto in questa sua “battaglia” con il riposo, in modo da conservare tutte le energie e renderle disponibili per questo compito.
Alimentazione
I cibi rinfrescanti e facilmente digeribili adatti a questa fase sono le verdure cotte, la frutta cotta o una minestra leggera e vegetariana. E’ inoltre molto importante idratarsi e quindi bere abbondantemente in modo da diluire i catarri che si formano evitando che si addensino e non possano poi essere agevolmente smaltiti. Per lo stesso motivo vanno evitati gli alimenti riscaldanti che abbiamo usato nella prima fase: spezie, carni rosse, caffè, alcolici.
Ricette per la Fase2 (clikka sul titolo della ricetta per accedervi)
Succo rinfrescante e rimineralizzante
Piatto unico di cavolo verza e ceci
Frutta mista gratinata
FASE 3
Questa fase è caratterizzata dalla “produzione” di abbondanti catarri che servono ad espellere i fattori patogeni. In questa fase la tosse non va frenata; il naso che cola va lasciato sfogare. Occorre fare in modo che i catarri, addensati dal calore della fase 2, non si blocchino e, per ottenere questo, è opportuno consumare alimenti capaci di dissolvere e “muovere” unitamente a cibi in grado di umidificare il muco.
Alimentazione
Alimenti capaci di dissolvere i catarri sono: timo, aglio, zucca, cren, ravanello, crescione, bucce di agrumi e alghe marine, mentre quelli umidificanti sono pere, mandorle, sesamo, arachidi, latte di soia o latticini freschi (non i formaggi stagionati).
Ricette per la Fase3 (clikka sul titolo della ricetta per accedervi)
Zuppa di zucca
Pere alle mandorle
FASE 4
E’ la ripresa dalla malattia. Questa fase può essere lunga e fastidiosa in quanto spesso è accompagnata da sensazioni di stanchezza, sudori spontanei, respiro corto, tosse debole. E’ comunque una fase importante di rigenerazione, da rispettare e non trascurare: il rischio è che il fattore patogeno, non completamente espulso, si “interiorizzi” e crei recidive o cronicizzazioni.
In questa fase sono utili gli alimenti ricostituenti come l’avena e i germogli tra i quali particolarmente indicato è il fieno greco.
Ricette per la Fase4 (clikka sul titolo della ricetta per accedervi)
Fantasia di colori ai germogli di fieno greco
Polpette ai fiocchi di avena
I Rimedi naturali per raffreddore e tosse che ho testato
Integratori Alimentari
Lo Zinco, l’Echinacea e i Fermenti Lattici sono integratori molto efficaci sia nella prevenzione che nel contrastare tosse e raffreddore.
Lo zinco è in grado sia di inibire la moltiplicazione dei rinovirus bloccando la progressione della malattia e attenuandone i sintomi, sia di prevenire l’infezione impedendo l’adesione degli agenti patogeni alla mucosa nasale.
L’echinacea ha proprietà immunostimolanti e antivirali, rinforza le difese immunitarie e riduce la severità e la durata dei sintomi. Può essere di aiuto in prevenzione ma soprattutto in fase acuta, ovvero a raffreddore conclamato.
I probiotici o fermenti lattici che sono utili non soltanto per l’intestino, ma anche a evitare raffreddore e tosse, perché rinforzano le difese immunitarie (non dimentichiamo che nell’intestino ha sede anche parte del nostro sistema immunitario). I probiotici sono in grado di diminuire l’incidenza delle infezioni respiratorie e, anche quando ci ammaliamo, riducono comunque durata e severità dei disturbi.
Un integratore che contiene zinco, echinacea e fermenti lattici è
Immulene Forte – Difese Immunitarie (vedi qui le caratteristiche)
Per la gola irritata e dolorante il propoli, l’agrimonia e il miele sono i rimedi naturale per eccellenza in quanto contribuiscono a formare un film mucoadesivo a protezione della mucosa irritata, mentre il Miele ha un effetto emolliente. Il Propoli ha poi un’azione antimicrobica, antimicotica e antivirale.
Apix Propoli – Sedigola – Miele e Eucalipto (vedi qui le caratteristiche)
Aromaterapia per il raffreddore e la tosse
Gli oli essenziali più indicati sono quelli antinfiammatori e ad azione balsamica, capaci cioè di sciogliere ed eliminare il catarro e decongestionare la mucosa nasale. Queste essenze possono essere assunte sia per via orale (2 gocce in una zolletta di zucchero, 2-3 volte al giorno) oppure diffuse nell’ambiente con gli appositi diffusori di essenze (vedi qui).
Gli oli essenziali più indicati sono
• Olio essenziale di eucalipto (vedi qui): decongestionante, sfiamma e calma l’irritazione delle mucose nasali, fluidifica il catarro su cui ha un’azione espettorante.
• Olio essenziale di pino (vedi qui): espettorante; fluidifica il catarro, facilitandone l’eliminazione.
• Olio essenziale di mirto (vedi qui): tollerato anche dai bambini, ha un effetto mucolitico, espettorante e fluidificante del catarro.
Fiori di Bach per il raffreddore e la tosse
Anche la floriterapia è un valido sostegno per combattere tosse e raffreddore: utilissima anche per i bambini in quanto priva di qualsiasi effetto collaterale. Al contrario della fitoterapia, non indicata in età inferiore ai 3 anni, la floriterapia può essere somministrata anche ai bambini piccoli.
Ecco qualche fiore particolarmente utile:
Agrimony (vedi qui) per il tormento dato dai sintomi
Hornbeam (vedi qui) come sostegno all’energia difensiva dei polmoni
Crab Apple (vedi qui) come decongestionante, espettorante
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