Addentrandosi nei principi dell’alimentazione naturale e salutista, spesso ci si trova confusi dalle differenti indicazioni e teorie che rischiano di rendere difficile una qualsiasi valutazione e scelta.
Uno tra gli argomenti più controversi riguarda il consumo della verdura: è meglio mangiare verdura cruda o cotta?
Due modi opposti di vedere la nutrizione
A questo riguardo esistono due scuole di pensiero a seconda dell’aspetto nutrizionale che si vuole prendere in considerazione: il crudismo ed il vitalismo.
I crudisti sostengono che il nostro organismo riesca a digerire e ad assimilare meglio i nutrimenti dal cibo crudo e che la malattia è il risultato di un’alimentazione ed uno stile di vita troppo distante da questo modello. Tale teoria è supportata da diversi studi, come quelli del Dr Kauchakoff e del Dr Lusignani, in cui si dimostra che l’assunzione di cibo cotto provoca, a livello sanguigno, un’iperproduzione di leucociti. Essendo questi addetti a “combattere” l’intrusione di corpi estranei nell’organismo, si assiste dunque ad una vera e propria reazione immunitaria nei confronti del cibo.
Tale reazione, al contrario, non si osserva con l’introduzione di cibo crudo.
I vitalisti pongono invece l’attenzione sull’energia sottile del cibo, non solo sul contenuto di vitamine, enzimi e Sali minerali, ma sull’energia vitale del cibo, che gli deriva dalla pianta.
Tradizioni vitalistiche come l’ayurveda, ad esempio, assimilano il processo digestivo ad una sorta di cottura: lo stomaco è come una grande pentola che “cuoce” il cibo alla temperatura corporea attraverso il “fuoco digestivo”. Ingerendo la verdura già cotta si facilita il processo digestivo facendo risparmiare al nostro organismo molta energia.
Vantaggi e svantaggi della Verdura Cruda e Cotta
E’ ormai scientificamente assodato che la cottura di un alimento determina una perdita in vitamine ed enzimi termolabili in modo proporzionale alla temperatura di cottura: più è elevata, maggiori sono le perdite nutrizionali.
E’ anche vero, però, che alcuni tipi di verdura che non possono essere consumati crudi, perché indigesti, contengono sostanze nutritive molto importanti. E’ il caso delle crucifere (il cavolfiore, i cavolini di Bruxelles, il cavolo-rapa, la verza, i broccoli, le cime di rapa, la senape, la rucola, il ravanello, il rafano, il sedano-rapa) che sono ricchi di composti fenolici denominati “tiocianati” a cui sono state attribuite proprietà antitumorali; hanno inoltre proprietà disintossicanti in quanto ricchi di zolfo (derivante dai tiocianati) e proprietà antiossidanti grazie alla ricchezza di flavonoidi come la quercitina utili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Vi sono poi altre sostanze nutritive per le quali un’adeguata cottura le rende ancor più biodisponibili per l’organismo: è il caso del licopene del pomodoro e del betacarotene di carote e peperoni dalle proprietà antiossidanti ed antitumorali.
Quinidi e’ meglio la Verdura Cruda o Cotta?
Alla luce di tutte le considerazioni esposte è sicuramente raccomandabile far si che almeno il 50% della nostra alimentazione sia composta da verdura e frutta cruda.
Quando invece, per desiderio o necessità, occorre utilizzare la cottura possiamo sfruttare tecniche il più possibile conservative, in modo da limitare al minimo la perdita di nutrienti.
Vediamo quali:
- Centrifugare: consente l’apporto di elevate quantità di vitamine, enzimi e Sali in quanto la separazione delle fibre ci consente di ingerire una quantità elevata di succo
- Frullare: consente di intenerire le fibre rendendo più disponibili i nutrimenti
- Essiccare: ad una temperatura massima di 45°C: consente di mantenere inalterati la maggior parte di nutrienti
- Cuocere a vapore: permette di intenerire le fibre e di mantenere una buona parte dei nutrienti
- Bollire: è una modalità in cui i nutrienti si disperdono nel liquido di cottura, pertanto è raccomandata per le zuppe (l’acqua di cottura non deve essere buttata)
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http://www.dietaenutrizione.eu/semplici-trucchi-mangiare-la-verdura-la-frutta-ai-bambini-non/
